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Dai campi alla linea di produzione: SEAT Arona con componenti di riso

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  • SEAT Arona d’ora in avanti includerà due componenti creati a partire da Oryzite, un materiale di origine rinnovabile e naturale derivante dal riso
  • Per ogni auto vengono utilizzati 60 grammi di lolla di riso, l’equivalente di 5 tonnellate all’anno di questa materia prima che finirebbero altrimenti in discarica
  • Si tratta del culmine di un progetto pilota iniziato nel 2020 per diminuire l’utilizzo di prodotti derivanti dal petrolio

Verona, 16.04.2025 – È alla base dell’alimentazione mondiale, il prodotto alimentare più consumato del pianeta… e ora, ingrediente a sorpresa di SEAT Arona. Parliamo del riso o, più precisamente, della sua lolla. SEAT è il primo marchio automobilistico a includere in un modello di serie due componenti del bagagliaio creati a partire da Oryzite, materiale innovativo di origine rinnovabile e naturale prodotto con subprodotti del riso dopo la sua coltivazione. Si tratta di un progetto pilota lanciato nel 2020 nell’ambito degli Innovation Days di SEAT, S.A. che, dopo tre anni di ricerca e sviluppo portati avanti dall’azienda con Oryzite e SIGIT, vede ora il suo culmine con l’integrazione completa sulla gamma di SEAT Arona.

5 tonnellate di scarti del riso riutilizzati. Aprendo il bagagliaio di SEAT Arona, SUV urbano e versatile del brand, nulla fa pensare che alcuni componenti del supporto del doppio fondo abbiano cambiato composizione. In realtà, ciò che prima era composto al 100% da polipropilene e fibra di vetro, ora include un 15% di alternativa bio alla plastica, Oryzite. “In ogni SEAT Arona che esce dalla linea di produzione a partire da oggi verranno utilizzati 60 grammi di lolla di riso (l’equivalente di circa 5 tonnellate all’anno) provenienti dalle risaie del Delta dell’Ebro, riserva della biosfera sulla costa orientale della Spagna”, condivide Gerard Suriol, Sviluppo Interni nel Centro Tecnico di SEAT S.A.

Win-win. “Siamo riusciti a includere con successo questo materiale rinnovabile e promuovere così l’economia circolare, diminuendo al contempo l’uso di prodotti derivanti dal petrolio”, prosegue Suriol. Inoltre, questo 15% di Oryzite porta con sé vantaggi che vanno oltre la sostenibilità, come una riduzione del peso di questo componente del 5,8% e dei costi di produzione fino al 2%. Oryzite non è soltanto un materiale rinnovabile, in quanto si comporta come un serbatotio di carbonio, contribuendo alla riduzione di emissioni e unendo in maniera innovativa settore primario e quello industriale.